La raccolta differenzia potrebbe davvero essere un tangibile passo verso un modo meno inquinato, eppure se guardiamo nei cassonetti importa a pochi. Certo sulla carta siamo tutti d'accordo ma poi all’atto pratico ..... E’ anche vero che ci sono un sacco di rifiuti che non sappiamo dove metterli. Caso banalissimo, il cartone della pizza? Oppure il bicchiere? O le cartucce della nostra stampante domestica? Credo sarebbe il caso di partire dalla fonte e scrivere chiaramente sulle confezioni dove buttarle. Bisognerebbe poi evitare confezioni esagerate per prodotti di pochi grammi di peso. Ci sono in commercio merendine che pesano meno degli imballi. Al supermercato ci mettono gli affettati nella carta, ogni 100 grammi mettono un foglio di plastica per mantenere separate le fette ed il tutto lo infilano in un sacchetto sempre di plastica. Ci sono anche le vaschette già pronte (altra plastica). Quando ero bambino il pane si comprava portandosi dietro la borsa di stoffa. Non esistevano le borse di plastica, le merendine incartate singolarmente, ecc. A fine giornata la mamma mi mandava a buttare i rifiuti in una fossa nel cortile, ma era un pacchettino di roba. Guardiamo oggi quanti rifiuti produce una qualsiasi famiglia di sole tre persone. Insomma non basta la raccolta ma dobbiamo anche pensare a ridurre gli imballi e tornare alle vecchie abitudini. Di seguito un articolo apparso sul LA STAMPA del 28 febbraio 2017. Condividi su